Alla vigilia della riforma comunitaria in tema di pesca, si e aperto a Cagliari il meeting internazionale organizzato dalla FAO sul coordinamento tra le attivita di acquacoltura e di cattura nelle lagune costiere. Venti tra delegati e ricercatori provenienti da 11 paesi che si affacciano sul Mediterraneo si sono incontrati per confrontare le diverse esperienze locali. L?assessore regionale all?Agricoltura Mariano Contu ha aperto i lavori sottolineando la necessita di creare sinergie a vari livelli per tutelare gli ecosistemi lagunari, preservandone la biodiversita, e la qualita delle risorse ittiche fonte di sussistenza delle comunita costiere. In Sardegna, lungo gli oltre 1800 chilometri di coste, sono presenti 12 impianti di acquacoltura intensiva che producono 2200 tonnellate di pescato eppure di tutto il pesce che finisce sulle nostre tavole solo il 15% e sardo, il resto viene importato. Nel 2008-2009 sono stati stanziati 3 milioni e 200 mila euro di fondi europei destinati al settore dell?acquacoltura per le attivita di produzione e commercializzazione, di cui 503 mila euro non sono stati spesi.