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Tasse e benzina: automobilisti sotto assedio
Definire gli automobilisti "sotto assedio" non è sbagliato. Tra acquisto e gestione di una semplice autovettura, oramai gli automobilisti italiani nemmeno reagiscono più, ma anzi, quasi si rassegnano, giocando in difesa. Meno chilometri durante l’anno, auto più piccole e usate per più tempo. Ma tutto questo è sufficente? La risposta è no: la spesa per il trasporto ed il carburante ha oramai superato quella per il cibo. E tra la rassegnazione però torna a covare la rabbia. Il dito puntato è sempre verso gli stessi soggetti: le tasse - le accise meglio - applicate al costo del carburante, e le multe. Sirio Tardella, direttore del centro studi UnRae, ci ha spiegato come sono addirittura 32 le tipologie diverse di contribuzioni che l'automobilista paga durante la vita dell'auto. Tutto ciò potrebbe essere evitato con un riordino di un settore che nell'arco dell'anno sfiora i 60 miliardi di euro. Inoltre, va ricordato che potrebbero essere proprio gli automobilisti i soggetti che pagheranno maggiormente la riforma del federalismo fiscale, con un aumento dell'imposta relativa all'acquisto di auto nuove o usate Antonio Cernicchiaro ci ha fato notare come una Panda ed una Ferrari pagano lo stesso Ipt. Insomma, a rimetterci son sempre i conducenti, con politiche che definire "poco comprensibili" è un eufemismo. Gianni Filipponi, Direttore UnRae, ci ha spiegato come la benzina non era cosi cara nemmeno quando il petrolio veniva commercailizzato a 150 dollari al barile. A questo, va considerato anche come l'Iva, essendo proporzionale, aumenta all'aumentare del costo. Il tutto per 2 miliardi di euro che vanno allo stato solo grazie alle Accise in un unico vortice vizioso.
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Date Found: June 08, 2011
Date Produced: June 08, 2011
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