Roma, 24 agosto - Sono questi i torrioni e i serpentoni prefabbricati di Tor Bella Monaca che il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, vorrebbe "radere al suolo". Svettano in mezzo a stradone, o tra distese di terra incolta. Sono palazzoni da 14-15 piani, costruiti con materiale prefabbricato. Negli ultimi piani piove dal tetto, le fognature non funzionano. Nei piani bassi la sporcizia e l’immondizia non mancano. E qualcuno degli inquilini lamenta anche la presenza di pulci.Vicino alla chiesa, una costruzione moderna che spicca tra le case popolari, c'è la cosiddetta zona "R5", un quartiere con palazzoni lunghi anche un chilometro, che si snodano a serpentone. Il quartiere è il più degradato della zona. La gente che ci abita o che gira per queste strade non è delle più tranquille. Chiediamo se possiamo entrare nei vicoletti. Ci dicono di sì, che a quest'ora i "tossici non dovrebbero girare".Ma Tor Bella Monaca si presenta un quartiere dal doppio volto. Al di là dei palazzoni, ci sono alcune aree con villette a schiera, o nuove ville in costruzione. Zone ben tenute e curate. È l'altra faccia di Tor Bella Monaca.