Una monumentale saga in sei volumi per raccontare la propria vita. "La mia lotta", di cui esce in Italia il primo tomo per le edizioni Ponte alle Grazie, è il colossale esperimento di verità letteraria del 42enne norvegese Karl Ove Knausgard, che già alcuni critici hanno etichettato come un novello Proust. Apcom lo ha incontrato a Milano. "Questo libro - ci ha detto lo scrittore - parla di me stesso, della mia vita, del rapporto con mio padre, dell’essere padre e dell'essere figlio. Ho cercato di evocare il mondo com'era e com'è per me". Convinto dell'idea di "combattere la fiction con la fiction", nel solco delle più attuali teorie letterarie, Knausgard ha puntato sul romanzo fiume per spiegare la propria vita. "Se parlo con qualcuno di me stesso - ha detto - dopo mezz'ora non ci capisce nulla, ma con il romanzo posso arrivare a un altro livello di comunicazione". Comunicazione che sembra essere, insieme alla ricerca della chimera della realtà, il vero punto chiave di tutta l'operazione letteraria. "Un libro sulla mia vita - ha concluso Knausgard - è anche un libro sulla tua vita. Questo è ciò che dovrebbe succedere con questo romanzo". "La mia lotta" ha già avuto un enorme successo in Norvegia e il secondo tomo della saga arriverà in Italia nei prossimi mesi.