In rappresentanza dei giovani nativi digitali, Nicola Greco racconta l’esperienza di una realtà virtuale strettamente correlata a quella reale. “Chi non ha accesso ad Internet è considerato fuori dal mondo e chi non è su Internet è uno sconosciuto”. Nicola Greco, sviluppatore sul web e appassionato di informatica, afferma che il futuro dei media dovrà necessariamente rispondere alle esigenze dei giovani e di chi utilizza internet. Mobilità, selezione dei contenuti e completezza. Questi i presupposti alla domanda d’informazione rispetto alla quale Internet rappresenta la risposta. Così, prevedendo la morte dei giornali di massa, radio e tv generaliste, Nicola vede nel 2015 il momento di passaggio dalla tv digitale alla tv su internet e il conseguente aumento degli investimenti pubblicitari in rete. “Gli investimenti pubblicitari dovranno seguire i format che l’utente medio è abituato a vedere in internet” e adattarsi alla rete. Alle tre domande di Sorrell, “Saresti disposto a pagare per i contenuti sulla rete, come reagisci ad un’invasione di pubblicità e come consideri il problema della privacy”, Nicola risponde: “Pagherei volentieri per acquisire un contenuto in Internet purché sia di qualità”. Sulla privacy afferma che il problema è riconducibile all’incoscienza dei giovani nel diffondere in rete contenuti che hanno la caratteristica di permanenza. Infine, sul concetto d’invasione pubblicitaria in rete Nicola sostiene che “ogni azienda che desidera investire in adv sulla rete dovrà tenere conto che i social network sono fatti di persone e che è quindi necessario entrare in relazione con loro cambiando il modo tradizionale e tendenzialmente freddo di fare comunicazione.