L’impegno di Honda per l'ibrido è sempre stato forte. DOpo la Civic o la Insight, ecco anche in Italia la CR-Z. Tre lettere, una sigla, che possono essere tradotte con 'Compact-Renaissance-Zero'. Una vettura, una coupè compatta, che cerca di fondere ecologia con sportività. Dinamica di guida aggressiva, senza perdere di vista l'ambiente, in abbinamento con un sistema ibrido parallelo IMA ed il cambio manuale a 6 marce.   Linea compatta da coupè, che cela una vettura 2+2 con 3 porte, figlia della CR-Z concept del 2007. Quindi, una coda tagliata in modo secco e deciso, con doppia vetratura verticale e orizzontale, ed un parabrezza con una forte inclinazione. Linee plasmate in misure compatte - 4.080 x 1.740 x 1.395 mm - con un passo di 2.435 mm, che testimoniano la volontà di compattezza rispetto alla Insight. Una ricerca che si ritrova anche nel frontale, basso e filante, per offrire un'immagine ancora più accattivante.   Dall'esterno agli interni. Spicca immediatamente la strumentazione hi-tech tridimensionale, con i comandi dell'infotainment tutti posti in funzione di chi guida: o sul volante o nelle vicinanze del pilota. Sensazioni futuristiche che si ritrovano anche solo dando un'occhiata al contachilomentri digitale.   La seduta, grazie ai sedili sportivi, è pratica ma allo stesso tempo comfortevole. Peccato non si possa dire lo stesso per i sedili posteriori, un pò sacrificati. Questi ultimi, possono inoltre essere abbattuti - anche singolarmente - per creare ancora più volume al bagagliaio, che passa dai 233 litri canonici ai 401. Da segnalare il climatizzatore automatico, il lettore Cd con 6 altoparlanti, collegamento USB e avviamento del motore con il il pulsante Start-Stop.   Dagli interni, ci trasferiamo al reparto motori. Versatilità è la parola d'ordina, con il sistema ibrido IMA, grazie al quale Honda ha deciso di puntare molto su un'impostazione dinamica della CR-Z, abbinando tale sistema al cambio manuale a 6 marce.   A spingere la CR-Z, c'è il mo...