Il canto di Paolo e Francesca (V Canto DANTE ALIGHIERI) Recensione di PEPPE BASILE L’acuta ed altrettanto suggestiva descrizione fenomenologica della musica "profana", se si considera il ruolo della chiesa ai tempi di Paolo e Francesca (V canto) Dante, considerata nei suoi due massimi rappresentanti dell'antropologia ed etnomusicologia contemporanea, Friedman e Levi strauss, possiamo logisticamente pervenire a conclusioni le quali lasciano ben poche speranze, chiudendo l'individualità artistica in una morsa inesorabile e paralizzante; giacché tanto il concetto di progresso quanto quello di restaurazione, che informano i due studiosi, finiscono con l'essere prigionieri della permanente contraddizione in cui si muove l'attuale società a capitalismo globalizzato che ha alienato la soggettività alla anonima oggettività della cultura McDonaldiana richiesta dalla civiltà industriale. La fresca spontaneità espressiva e compositiva del brano eseguito dal gruppo Zed, demolisce la gigantesca paratia stagna con la quale la realtà popolarprofana viena occultata in maniera grottesca e insolente dalla cultura del dominio. Peppe Basile Zeus Rec.NAPOLI Edizioni Musicali Rosso Al Tramonto Roma Liuteria artigianale LAR by Rocco Amendola Centro Studi: Collettivo Teatro Folk - Zed ROMA